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Decreto Sostegni bis

Decreto Sostegni bis, testo definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 25 maggio e in vigore dal giorno successivo. Il Decreto Legge n. 73/2021 introduce importanti novità per imprese e famiglie, a partire dai nuovi contributi a fondo perduto fino alla proroga del REM.

Sono confermati nel testo ufficiale del decreto Sostegni bis i nuovi contributi a fondo perduto, strutturati su tre diversi binari e che si chiuderanno a fine anno con l’erogazione degli aiuti a conguaglio.

Tra i bonus e le agevolazioni introdotte in via ufficiale ci sono le indennità INPS per gli stagionali, così come il reddito di emergenza, che tuttavia non è stato prorogato per gli ex beneficiari della Naspi.

In favore delle imprese viene poi introdotto nuovamente il bonus affitti del 60 per cento, accanto alla conferma del bonus per la sanificazione e l’acquisto di DPI, che scende al 30 per cento.

Ulteriori fondi vengono stanziati in favore dei titolari di partita IVA per introdurre sconti sulla Tari e agevolazioni in materia di bollette.

Dal Fisco al Lavoro, il testo definitivo del Sostegni bis prevede misure per favorire la ripartenza economica del Paese, duramente colpito dalle conseguenze della pandemia.

Tra le novità contenute c’è poi un rafforzamento del bonus prima casa: i giovani under 36 potranno beneficiare dell’esenzione dalle imposte di registro, ipotecarie e catastali e dal taglio delle imposte sostitutive sui finanziamenti fino al 31 dicembre 2022. L’agevolazione si applicherà tuttavia esclusivamente nel caso di ISEE fino a 40.000 euro.

Decreto Sostegni bis, le novità: nuovi contributi a fondo perduto

Mentre sono ancora in fase di erogazione gli 11 miliardi stanziati dal primo decreto Sostegni, il decreto Sostegni bis ripropone con novità rilevanti i contributi a fondo perduto per le partite IVA danneggiate dalla crisi da Covid.

In favore di tutti i soggetti che hanno la partita IVA attiva alla data di entrata in vigore del decreto (il 26 maggio 2021) è riconosciuto un nuovo contributo a fondo perduto, riconosciuto in automatico e senza fare nuovamente domanda, di importo pari alla somma erogata ai sensi dell’articolo 1 del decreto Sostegni I.

Un ulteriore contributo a fondo perduto è riconosciuto alle partite IVA con ricavi o compensi fino a 10 milioni di euro nel 2019 e che nel periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 hanno subito una riduzione di fatturato e corrispettivi pari almeno al 30 per cento rispetto al periodo 1° aprile 2019-31 marzo 2020.

A chi ha già ottenuto l’erogazione del contributo automatico pari all’importo di quanto riconosciuto in ragione del decreto Sostegni n. 41/2021, la nuova quota di aiuto a fondo perduto sarà riconosciuta qualora l’importo della seconda rata dovesse risultare maggiore. La somma effettivamente spettante corrisponderebbe alla differenza dei due risultati.

Ai fini del calcolo dell’importo riconosciuto, il testo del decreto Sostegni bis ripropone per tale categoria di contribuenti il meccanismo per scaglioni di ricavi e compensi, con percentuali che vanno dal 60 al 20 per cento.

I soggetti che non hanno beneficiato del fondo perduto del decreto n. 41/2021 dovranno invece presentare domanda all’Agenzia delle Entrate e il contributo a fondo perduto è calcolato applicando alla perdita media mensile di fatturato le seguenti percentuali:

  • 90 per cento fino a 100.000 euro di ricavi e compensi;
  • 70 per cento da 100.000 euro a 400.000 euro di ricavi e compensi;
  • 50 per cento da 400.000 euro a 1 milione di euro di ricavi e compensi;
  • 40 per cento da 1 milione di euro a 5 milioni di euro di ricavi e compensi;
  • 30 per cento da 5 milioni di euro a 10 milioni di euro di ricavi e compensi.

In ogni caso, l’importo massimo spettante non può essere superiore a 150.000 euro.

C’è poi un terzo contributo a fondo perduto che, stando a quanto previsto dal testo del decreto Sostegni bis, spetterà ai titolari di partita IVA che hanno subito un peggioramento del risultato economico d’esercizio nel 2020 rispetto al 2019.

I dettagli saranno definiti da un apposito decreto del MEF, che stabilirà tra l’altro le regole per fare domanda. Il testo del decreto n. 73/2021 prevede come vincolo per accedere al nuovo aiuto economico l’invio della dichiarazione dei redditi entro il 10 settembre 2021, in luogo del termine ordinario del 30 novembre.

Decreto Sostegni bis, torna il bonus affitti del 60 per cento

Il testo del decreto Sostegni bis prevede la riedizione del bonus affitti del 60 per cento per le partite IVA, pari al 30 per cento in caso di affitto d’azienda.

Si tratta del credito d’imposta introdotto dal decreto Rilancio e successivamente prorogato che, secondo quanto delineato dal testo in esame, spetta per i canoni di locazione relativi ai mesi da gennaio a maggio 2021.

I beneficiari dell’aiuto sono i titolari di partita IVA in possesso dei seguenti requisiti:

  • Limite di ricavi e compensi pari a 15 milioni di euro nel 2019;
  • Calo medio mensile di fatturato e corrispettivi tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 pari almeno al 30 per cento rispetto al periodo compreso tra il 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020.

Per le imprese del settore turistico-ricettivo, il testo dispone inoltre la proroga anche per maggio 2021 del credito d’imposta già previsto fino ad aprile dalla Legge di Bilancio 2021, senza alcun limite relativo a ricavi e compensi.

Decreto Sostegni bis, le novità in materia di IMU e TARI

Via l’acconto IMU e riduzione della TARI per le attività economiche maggiormente colpite dalla crisi da Covid-19.

Per quel che riguarda l’IMU, è la legge di conversione del decreto n. 41/2021 a prevedere l’esenzione dal versamento della prima rata dovuta entro il 16 giugno 2021 per le partite IVA che possiedono i requisiti per l’accesso al contributo a fondo perduto del decreto n. 41/2021.

L’esenzione si applica ai soli immobili in cui il soggetto passivo svolge la propria attività economica.

Per quel che riguarda la TARI, il decreto Sostegni bis stanzia nuove risorse in favore dei comuni per introdurre agevolazioni e riduzioni in favore delle imprese più colpite dalle restrizioni imposte nel 2021 per contrastare la diffusione del Covid.

Esonero canone Rai 2021 nel decreto Sostegni

Per il 2021, le strutture ricettive, di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico non pagano il canone Rai speciale.

L’esonero, finanziato da 60 milioni di euro, è stato introdotto nel corso della conversione del primo decreto Sostegni.

Al pari di quanto era inizialmente contenuto nella bozza del Sostegni bis, l’emendamento approvato dispone il diritto ad un credito d’imposta per chi avesse già versato l’importo dovuto.

Decreto Sostegni bis, compensazioni F24 fino a 2 milioni di euro

Sale a 2 milioni di euro il limite per le compensazioni con modello F24, rispetto alla soglia attualmente fissata a 700.000 euro.

Il decreto Sostegni bis rende più agevole l’utilizzo dei crediti d’imposta maturati dai titolari di partita IVA e, per quel che riguarda i limiti alle compensazioni, il nuovo tetto di 2 milioni di euro parte dal 1° gennaio 2021.

Decreto Sostegni bis, torna il bonus sanificazione e DPI

In parallelo al bonus affitti, il decreto Sostegni bis reintroduce il bonus per la sanificazione e l’acquisto di DPI.

Il credito d’imposta spetta per le spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021. La percentuale spettante scende però al 30 per cento, e fino ad un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario.

Decreto Sostegni bis, bonus prima casa giovani e moratoria prestiti

Come anticipato all’interno del Documento di Economia e Finanza, il testo del decreto Sostegni bis introduce un nuovo e più corposo bonus per l’acquisto della prima casa in favore dei giovani.

Dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto e fino al 30 giugno 2022 è prevista l’esenzione dal versamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali relative all’acquisto dell’abitazione principale da parte di under 36, esclusivamente a patto di rispettare il limite ISEE di 40.000 euro.

In parallelo, sono cancellate le imposte sostitutive sui finanziamenti erogati in favore di giovani under 36 per comprare, costruire o ristrutturare la prima casa. In questo caso, il testo del decreto Sostegni bis non prevede limiti relativi all’ISEE.

Sempre a tutela dei giovani con ISEE fino a 40.000 euro viene prevista l’estensione della possibilità di accedere in via prioritaria al Fondo di garanzia prima casa.

In materia di accesso al credito e a tutela della liquidità di famiglie e imprese, il decreto Sostegni bis dispone la proroga delle misure in deroga del Fondo Gasparrini fino al 31 dicembre 2021.

Per quel che riguarda, invece, la moratoria dei prestiti per le PMI, si prevede la proroga della sospensione fino al 31 dicembre 2021 ma esclusivamente per la quota capitale dei finanziamenti.

La proroga non opererà più in materia automatica ma su richiesta dell’impresa beneficiaria.

Decreto Sostegni bis, bonus stagionali, turismo e sport

Come già preventivato, parte dei 40 miliardi del decreto Sostegni bis sono destinati all’introduzione dei nuovi bonus per le categorie di lavoratori più colpiti dalla crisi e dalle restrizioni.

Si tratta in particolare dei lavoratori stagionali e del turismo, per i quali per i mesi di giugno e luglio 2021 viene previsto un nuovo bonus pari a 1.600 euro.

Nuovi aiuti in arrivo anche per i lavoratori del settore sportivo. L’importo dell’assegno, da ricevere in un’unica soluzione, sarà par ad una somma che varia da un minimo di 540 ad un massimo di 1.600 euro, calcolata in base all’ammontare dei compensi percepiti nel 2019.

Decreto Sostegni bis, proroga REM per due mensilità, fuori gli ex Naspi

Il decreto Sostegni bis proroga il reddito di emergenza per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2021, secondo i requisiti e gli importi già previsti dal prima decreto Sostegni, ad eccezione del reddito familiare che dovrà essere valutato per il mese di aprile 2021.

Restano fuori dalla proroga i lavoratori ex percettori della Naspi. Non è confermata la proroga del reddito di emergenza per i titolari di assegno di disoccupazione scaduto.

Decreto Sostegni bis, buoni spesa e affitto

Come richiesto dall’ANCE, il decreto Sostegni bis prevede il rifinanziamento della dote stanziata per l’erogazione di buoni spesa in favore delle famiglie in difficoltà.

Nel dettaglio, è prevista l’assegnazione di 500 milioni di euro per il 2021 da utilizzare per l’erogazione di buoni spesa e misure di sostegno per il pagamento di canoni d’affitto e utenze domestiche.

Le risorse saranno ripartite tra i Comuni italiani entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis.

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